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giovedì 16 gennaio 2014

Il Politico, di Pee Gee Daniel. Golena Edizioni

Salve a tutti!
Il libro che recensirò in questo post si discosta fortemente dal precedente, sia per il tipo di narrazione che per la tematica, decisamente molto forte, legata alla politica, alla psicologia umana e la sua complessità dal punto di vista sociologico, scritto in uno stile, definito dall'autore, come blanche.
Il libro è Il Politico, di Pee Gee Daniel, edito da Edizioni Golena, 2013 (disponibile anche in versione digitale).
La copertina del romanzo Il Politico


                                                     
Un breve romanzo, che descrive in maniera attuale la scalata al potere di quello che possiamo definire, un sociopatico, manchevole di una forte personalità, influenzata invece dagli eventi e dai personaggi che costellano il suo mondo fatto di bestialità e violenza, oltre ad un marcato egoismo di fondo.
Ciò è subito chiaro dall'inizio, a partire dal modo in cui verrà indicato il protagonista, con il pronome personale maschile lui o con un paio di nomignoli affibbiatigli da altri personaggi. 
Egli è seguito dal narratore fin da piccolo, mentre è intento a strappare le ali ad una libellula, guardandola mentre viene divorata da un formicaio, completamente inerme.

In seguito vedremo come saranno accentuati e marcati i suoi disturbi comportamentali, che lo porteranno a compiere i gesti più nefandi con la più placida noncuranza, dall'omicidio allo stupro della moglie del suo caposezione, di quello che intuiamo essere un partito estremista xenofobo. La sua scalata al successo sarà pervasa, dall'ingresso in politica, da risse gratuite e spedizioni punitive contro alcuni extracomunitari.
La sua bestialità appare ed è amplificata, anche dai suoi gesti, privi di una lucidità interiore, come quello di strappare un orecchio a morsi, al rivale di un partito opposto.
Tuttavia, le sue azioni orribili e disgustose, saranno quelle che lo porteranno, insieme ad una buona dose di fortuna, ad un veloce inserimento nella scena politica, fino all'elezione ad onorevole.

Il nostro, è un Frankenstein mediocre, vuoto e senza personalità, che si fa strada nella vita con assoluta inerzia, spinto dagli eventi e dalle circostanze che volgono sempre a suo favore. Non è propriamente un mostro, ma più che altro un grosso e brutale borderline. Quello che stupisce è la velocità e la facilità con la quale la società lo accetta, come molti lo temono e lo ammirano allo stesso tempo, mentre egli non fa nulla per ottenere tutto questo; parla poco, mugugna più che altro, e soprattutto, non pensa, non prova emozioni di sorta, non sembra avere una spiccata intelligenza, anzi, viene guidato dal puro istinto animalesco. Nei rari momenti in cui egli viene "investito" da un vago pensiero, se ne libera immediatamente, come un insetto fastidioso. E ciò che più fa rabbrividire è che un personaggio di questo genere, finisca per divenire un rappresentante del popolo, oltretutto, democratico.

Pee Gee Daniel, in questo racconto, non vuole porre alcun moralismo nel descrivere la storia di questa "bestia da politica", tuttavia solleva parecchi dubbi nel lettore, sull'organizzazione e il sistema politico generale. Di uomini così ne abbiamo visti, pochi (spero) ma esistono o sono esistiti, spesso schierati nello stesso ordinamento ideologico del nostro (anche se non possiede davvero una sua ideologia e probabilmente non ne saprebbe attribuire nemmeno il significato concettuale), eppure ci siamo abituati a vederli al governo, in posti di rilievo, alcuni di noi storcendo il naso, altri invece comportandosi come se nulla fosse. Ci chiediamo a questo punto: chi o cosa ci rappresenta?
L'istinto animale o l'intelletto? E le due cose (rappresentate da due individui- tipo) possono andare tranquillamente a braccetto?
Il Politico ci dimostra che si, in effetti c'è questa possibilità, che anzi, è praticamente una realtà. 

Lo stile narrativo dell'autore colpisce per la semplicità e l'agilità nel descrivere gli eventi, senza lasciarsi condizionare in positivo o in negativo dal protagonista, senza quindi mostrare la sua linea di pensiero personale, lasciando l'arduo compito a noi lettori.
Un racconto minimale eppure chiarissimo, con linee quasi ironiche e sarcastiche, forse dettate più dall'istinto dell'etica civile, insito dentro ogni individuo pensante, o animale civile, piuttosto che voluto davvero dall'autore stesso.

Consiglio vivamente questo romanzo, se non altro, per conoscere meglio la psicologia di  quello che definirei più un essere, che un uomo: essere nel senso stretto del termine, un individuo che esiste. Punto.

Pierluigi Straneo, in arte Pee Gee Daniel è nato a Torino e vive ad Alessandria, con moglie e figlio. Laureato in Filosofia e Storia delle Idee. 

                              Mi permetto in questa sede di pubblicare una foto dell'autore del romanzo

Altri suoi lavori:

Gigi il bastardo (&le sue 5 morti), ed. Montag di Tolentino (MC).
La commedia teatrale Guerra lampo!.
Racconto La parabola dei talenti, inserito nell'antologia Droga o no;
Racconto DPP;
Racconto Il posto fisso;
Racconto Lòman dei miracoli;
Monologo teatrale Il superbo Anzelmius, presente nell'antologia Per voce sola 10;
Racconto Il superbo Anzelmius, presente nell'antologia La scatola del dottor Wallaby e altri racconti;
Racconto Arancia bucolica; 
Racconto Fuga dai baracconi;
Microdramma Elezioni a pompetta;
Romanzo Phenomenorama.



Un ringraziamento all'autore per averci dato la possibilità di recensire il suo libro.

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